Iotty srl
Export Story
Iotty nasce nel 2017. Edoado Cesari lavora in una società di software. Arrivano sul mercato le tecnologie IOT, antenne microscopiche che possono connettere una serie di oggetti a internet e insieme a un team di ingegneri, Cesari realizza i primi prototipi di termostati, prese elettriche e altri oggetti da casa connessi ad internet.
Il tutto funziona, e così Cesari decide di industrializzare il processo. Ha bisogno di aiuto per lo sviluppo della parte hardware, conosce Alberto Bacchin e con lui fonda Iotty.
Trasformare il prototipo realizzato in un prodotto commerciale richiede circa un anno. I due soci fanno quindi partire un crowdfunding che funziona bene, sia in termini economici che di reputazione e vendite del prodotto in tutto il mondo. L’azienda nasce in pratica così già internazionalizzata, con una pre-vendita dell’interruttore intelligente customizzato in base al paese di destinazione.
Il prodotto consente a Iotty di farsi spazio in diversi mercati internazionali, come ad esempio gli Stati Uniti dove i due soci aprono una filiale commerciale che si occupa di tutte le vendite nel nord America.
La chiave del successo di Iotty è stata arrivare nel momento giusto al posto giusto, entrando nel mondo della smart home all’epoca abbastanza libero. L’azienda si insedia subito sul mercato con un prodotto di fascia premium, con materiali, design, struttura e prezzo di fascia elevata. L’attenzione è rivolta anche ai più piccoli particolari, l’estetica è impattante, i packaging sono riciclabili e posseggono tutte le certificazioni utili, a differenza di molti competitor.
E’ difficile individuare un momento unico e preciso di svolta: la storia di Iotty è un percorso fatto di tanti piccoli passi e successi ottenuti giorno dopo giorno. La sensazione per i due soci, in ogni caso, è quella di essere ancora agli inizi e di poter crescere ancora molto, ma è dal primo giorno di attività che l’azienda si è subito orientata a far bene, a spingersi sui grandi mercati e a conquistarli. Una iniziativa così complessa è anche sicuramente onerosa, e soprattutto in una fase iniziale i due soci hanno avuto bisogno di essere finanziati da investitori che non sempre però li hanno supportati. Nonostante qualche intoppo sono comunque riusciti a trovarne altri che hanno fortemente creduto nell’idea e li hanno aiutati a crescere e a lavorare oltre che in Italia anche in Nord America, Messico, Stati uniti, Canada, Francia, Germania e altri paesi europei.
La chiave per lavorare bene all’estero, dando per scontato che il prodotto funzioni bene, è presidiare il territorio, trasferendosi fisicamente oppure cercando un partner giusto che metta anima e corpo in tutto ciò che fa diventando quasi un socio: i mercati stranieri, spiega Cesari, vanno aggrediti con convinzione.
Il tutto funziona, e così Cesari decide di industrializzare il processo. Ha bisogno di aiuto per lo sviluppo della parte hardware, conosce Alberto Bacchin e con lui fonda Iotty.
Trasformare il prototipo realizzato in un prodotto commerciale richiede circa un anno. I due soci fanno quindi partire un crowdfunding che funziona bene, sia in termini economici che di reputazione e vendite del prodotto in tutto il mondo. L’azienda nasce in pratica così già internazionalizzata, con una pre-vendita dell’interruttore intelligente customizzato in base al paese di destinazione.
Il prodotto consente a Iotty di farsi spazio in diversi mercati internazionali, come ad esempio gli Stati Uniti dove i due soci aprono una filiale commerciale che si occupa di tutte le vendite nel nord America.
La chiave del successo di Iotty è stata arrivare nel momento giusto al posto giusto, entrando nel mondo della smart home all’epoca abbastanza libero. L’azienda si insedia subito sul mercato con un prodotto di fascia premium, con materiali, design, struttura e prezzo di fascia elevata. L’attenzione è rivolta anche ai più piccoli particolari, l’estetica è impattante, i packaging sono riciclabili e posseggono tutte le certificazioni utili, a differenza di molti competitor.
E’ difficile individuare un momento unico e preciso di svolta: la storia di Iotty è un percorso fatto di tanti piccoli passi e successi ottenuti giorno dopo giorno. La sensazione per i due soci, in ogni caso, è quella di essere ancora agli inizi e di poter crescere ancora molto, ma è dal primo giorno di attività che l’azienda si è subito orientata a far bene, a spingersi sui grandi mercati e a conquistarli. Una iniziativa così complessa è anche sicuramente onerosa, e soprattutto in una fase iniziale i due soci hanno avuto bisogno di essere finanziati da investitori che non sempre però li hanno supportati. Nonostante qualche intoppo sono comunque riusciti a trovarne altri che hanno fortemente creduto nell’idea e li hanno aiutati a crescere e a lavorare oltre che in Italia anche in Nord America, Messico, Stati uniti, Canada, Francia, Germania e altri paesi europei.
La chiave per lavorare bene all’estero, dando per scontato che il prodotto funzioni bene, è presidiare il territorio, trasferendosi fisicamente oppure cercando un partner giusto che metta anima e corpo in tutto ciò che fa diventando quasi un socio: i mercati stranieri, spiega Cesari, vanno aggrediti con convinzione.
Regione:
Friuli Venezia Giulia
Settore merceologico:
Componenti elettronici
Attività svolta:
Progettazione e sviluppo prodotti di domotica e IOT
Sito web:
www.iotty.it