L’acronimo di R.I group sta per “Ricerca e Innovazione”, i due elementi che muovono questa azienda sin dal primo giorno di attività. E’ il 1973 quando Salvatore Tafuro, all’epoca 20 anni e già padre di due figli, inizia a sviluppare il proprio business in un casolare di campagna a Levarano, in Puglia, producendo carpenterie metalliche e serramenti in alluminio dedicati all’edilizia. 

Tafuro avvia l’azienda in un momento in cui il business cresce quasi senza accorgersene. Negli anni ’90 scoppia il boom dell’edilizia abusiva e Salvatore inizia a guardarsi intorno, dove c’è tanto terreno fertile. Oggi R.I. group è fra i leader mondiali nella progettazione e costruzione di sistemi modulari, e conta circa 300 dipendenti fra Italia ed estero. Il segreto del suo successo è rappresentato dalla continua innovazione del prodotto e dal dinamismo nel seguire le esigenze del mercato, nel quale bisogna farsi trovare sempre pronti di fronte a qualsiasi necessità. 

RI group è un riferimento mondiale in ambiti d’emergenza, riuscendo a sviluppare prodotti altamente performanti, facili da trasportare e da replicare; lo è in ambito civile, nel quale è stato pioniere di abitazioni autorinnovabili e con capacità energetiche autonome, e in ambito militare, nel quale ha sviluppato la prima torre di difesa telescopica, strumento invidiato dal mondo intero. 

Le divisioni in cui opera RI group sono 3: civile, difesa e sanitaria. 

Il momento più importante della storia aziendale è stato durante il lockdown, quando all’impresa è stato chiesto dall’esercito italiano di realizzare ospedali mobili e biocontenimenti, ambienti asettici per gli operatori sanitari che hanno consentito di salvare la vita di numerose persone. 

Durante il lockdown Tafuro lanciat anche un magazine aziendale per raccontare la propria realtà, uno strumento che si è rivelato nel tempo un ottimo elemento di marketing.

Attività consolidate ad Haiti, Iraq e Afghanistan raccontano la capacità dell’azienda di operare anche in zone disagiate e in situazioni di emergenza. Un significativo contributo allo sviluppo delle economie locali è arrivato dalla creazione di Joint Ventures in vari paesi, compresa la formazione e professionalizzazione del personale locale e la sinergia con Governi e Istituzioni locali e organismi Internazionali quali Onu, Unione Europea e Nato.

Mercati stranieri in cui è stato portato il business sono i Balcani, nello specifico l’Albania, e l’Africa, nello specifico Gibuti (una collaborazione che dura da più di 15 anni), Niger ed Egitto, che ha sempre più bisogno di materiali di difesa. 

Spostare il proprio business all’estero, secondo RI group, vuol dire prepararsi, studiare un determinato mercato investendoci tempo e denaro, capire in che modo penetrarlo con il proprio prodotto lasciando a casa pregiudizi e presunzione, e leggere tantissimo da fonti accurate integrandosi appieno con quel mondo.